Prosegue il percorso “Ridisegnare la democrazia”, promosso dall’Istituto, con il secondo dei tre appuntamenti dedicati alle sfide che attraversano oggi i sistemi democratici. Venerdì 21 novembre, nella sede dell’Istituto, si è svolto l’incontro dedicato al rapporto tra tecnologie, intelligenza artificiale e processi democratici: un tema che continua a interrogare studiosi, istituzioni e cittadini.
A dialogare con il pubblico sono stati Salvatore Gaglio, professore emerito dell’Università di Palermo, e Guido Noto La Diega, docente di Diritto delle nuove tecnologie all’Università di Strathclyde (Glasgow).
Nel suo intervento, Gaglio ha invitato a osservare il contesto attuale come una vera e propria “quarta rivoluzione industriale”, non tanto per l’avanzata dell’intelligenza artificiale in sé, quanto per il ruolo che i computer, oltre che la loro crescente capacità di elaborazione, stanno assumendo nella trasformazione sociale ed economica. Questa prospettiva, come evidenziato dal professore, permette di comprendere come l’innovazione tecnologica stia modificando i nostri modi di lavorare, comunicare e partecipare alla vita pubblica.
Noto La Diega ha invece proposto una lettura giuridica e culturale dei cambiamenti in corso, richiamando i temi del volume “Ridisegnare la democrazia” di Antonio La Spina. Al centro della riflessione c’è stata la necessità che il diritto continui a orientare l’innovazione verso esiti socialmente giusti, inclusivi e sostenibili, affinché le tecnologie non siano percepite solo come fattori di rischio ma anche come strumenti capaci di rafforzare la qualità democratica.
Un confronto ampio e necessario, che accompagnerà anche il terzo appuntamento del ciclo, previsto nelle prossime settimane.

