Il racconto della figura del p. Angelo Carrara, scomparso nel 2013 e fondatore della Biblioteca dell’Istituto Arrupe, diventa una riflessione sul nostro stare al mondo, sulla nostra capacità di fare una scala gerarchica delle nostre priorità. È questo il senso dell’articolo scritto da Massimo Massaro, segretario generale dell’Istituto Arrupe, e pubblicato sul n. 47 della rivista “Le Nuove Frontiere della Scuola”.
“(…) E il suo stare dietro le quinte, il suo condurre un lavoro quotidiano, silenzioso, di costruzione, libro dopo libro, di una Biblioteca che conta oggi circa 50.000 volumi, tutti reperibili online su un catalogo che rientra in un circuito di consultazione nazionale, ci insegna l’importanza del lavoro serio contro le velleità di presenzialismo continuo, di caccia all’ultimo flash e all’ultima ripresa televisiva e al desiderio continuo di intervenire quando invece il silenzio, la riflessione e lo studio sarebbero il giusto antidoto ad un mondo che si alimenta spesso di apparenza e superficialità (…)”.