La costa sud e il mare di Palermo, distrutti dalla speculazione edilizia iniziata negli anni cinquanta dello scorso secolo, sono al centro del quarto appuntamento di “5 incontri x 5 ricerche”, il ciclo di iniziative volte a condividere con i territori i risultati delle ricerche condotte all’interno del Programma “Idea – Azione”.
La ricerca, condotta da Giulia Crisci e supervisionata scientificamente da Lidia Decandia, docente presso l’Università di Sassari, ha incrociato arte pubblica e urban studies. Al centro vi sono gli effetti visibili e invisibili della mafia su scala urbana e ciò che i cittadini ne percepiscono, con l’interesse verso il ruolo delle pratiche artistiche contemporanee come strumento di ricerca e di community engagment. Il lavoro sul campo è stato svolto partecipando al progetto Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva; quest’ultimo, aperto nel 2014, ha rimesso in discussione la condizione della costa sud a partire dalla relazione tra palermitani e il loro mare, ricostruendo una narrazione collettiva fatta di memorie vive e nuove visioni sulla città.
La sezione del Programma di ricerca, dedicata all’esperienza, si è svolta all’interno di un condominio di tredici piani di fronte all’Ecomuseo, con lo scopo principale di osservare le micropratiche di risignificazione della costa già in atto, interrogando le possibilità di processi di reimmaginazione dal basso. A queste sono state comparate le prospettive spesso calate dall’alto di urbanisti e pubblica amministrazione nel ridisegnare la città e le sue politiche pubbliche. Attivando pratiche culturali e artistiche si è cercato di intessere relazioni con i residenti lungo la costa, per comprendere quali fossero le urgenze e i desideri, nell’intenzione di lasciar emergere le memorie difficili e gli immaginari mafiosi legati a questi territori.
L’incontro, in programma mercoledì 4 luglio 2018 per le ore 16.00, è preceduto da una passeggiata di quartiere con inizio alle 15.30 partendo dal molo di Sant’Erasmo.