Palla a noi. Spunti per le prossime elezioni europee

“Non basta avere un progetto per costruire una casa, […] bisogna sapere a quale impresa costruttrice si affida la costruzione” (A. De Gasperi, “Le vie della rinascita”, discorso pronunciato al Teatro Carignano di Torino, il 24 marzo 1946. Reperibile sul sito www.degasperi.net).

La distanza burocratica attraverso la quale l’Europa viene spesso percepita ci ha fatto perdere la consapevolezza di quanto questa sia a portata di mano. L’abitudine a dare le colpe alla politica ci ha distolto dall’idea che per vivere al meglio delle nostre possibilità sia più opportuno servire che essere serviti. I piccoli segni di ripresa che, timidamente, si affacciano in alcune politiche pubbliche di recente formulazione, ci possono illudere che la – cosiddetta – crisi sia già finita e che ci stiamo lasciando alle spalle l’urgenza in cui questa ci ha proiettato circa sei anni fa.

È certo che lo scenario di queste elezioni presenta tante ombre: classe politica inadeguata, lobby non sempre trasparenti nonché, bisogna dirlo, un popolo che, invece di trasmettere ai suoi governanti le proprie aspirazioni più autentiche, si è spesso rispecchiato nelle loro infedeltà piuttosto che all’impegno preso di fronte ai cittadini e alla Costituzione.

È però altrettanto certo che arrestarsi a queste considerazioni ci fa correre il rischio di sterilizzare in maniera definitiva l’auspicio di ricostruzione. La nostra speranza non può fondarsi su queste constatazioni.

Non abbiamo ancora visto all’opera tutte le potenzialità di cui l’Europa è capace. Assistiamo però al suo lento ed esigente progresso. Non siamo stati noi a volerla, ma siamo noi ad averla ricevuta in dono attraverso il susseguirsi di generazioni che, alla pari dei suoi Padri fondatori, hanno creduto nel progetto e l’hanno alimentato, così come hanno potuto. Ora tocca noi.

Siamo in un tempo di ricostruzione che è sempre una fase delicata. Ogni ricostruzione è fatta di discontinuità, con i paradigmi inadeguati a comprendere il mondo di oggi e a operare scelte mirate, e di continuità, con tutto ciò che non ha perso la sua attualità. Vi invitiamo a partecipare alle elezioni al Parlamento Europeo. Vi invitiamo a dare discontinuità a quanti non hanno dato prova di servizio al bene comune e di coerenza morale. Vi invitiamo a dare continuità a tutto ciò che alimenta la crescita nella direzione della democratizzazione e della pace tra i popoli.

L’Europa è un generatore di democrazia che gode di una visibilità unica a livello mondiale. Tutte le scelte in cui ci impegnamo a livello europeo non passano inosservate agli occhi del mondo. In quanto Europei, abbiamo dunque una responsabilità nei confronti del mondo intero. Giochiamocela fino in fondo!

Lo Staff dell’Arrupe.