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Le borse di studio “Idea – Azione” per migliorare l’azione politica in risposta ai bisogni concreti del territorio

Il cambiamento e la trasformazione sociale del territorio devono partire sempre dall’ascolto profondo delle persone per una analisi dei loro bisogni concreti. E’ questo il pensiero di fondo che sta alla base del Programma di ricerca “Idea – Azione” promosso dall’Istituto Arrupe. Parte, infatti, il bando per le borse di studio, della durata di un anno, che hanno un  importo di $ 16.666 ciascuna e sono finanziate dalla Tokyo Foundation for Policy Research attraverso il Programma Sylff.
 
Possono partecipare giovani residenti in Sicilia, di età fino a 35 anni, che siano in possesso  di laurea magistrale in scienze umane e sociali, che desiderano affrontare, da un punto di vista strettamente teorico-scientifico, un tema legato ad una delle aree di ricerca previste dal bando, individuando soluzioni pratiche e specifiche.  
La scadenza della presentazione delle domande è prevista il 24 febbraio 2023 alle ore 13.00.
Per ulteriori informazioni basterà consultare il link istitutoarrupe.it/idea_azione oppure inviare un’e-mail a info@istitutoarrupe.it .
 
Si tratta di un approccio alla ricerca non competitivo ma cooperativo che aspira a creare una comunità di ricercatori capace di integrare saperi e competenze differenti in grado di attivare benefiche integrazioni con il tessuto sociale e politico della città. Sono presi in considerazione progetti di ricerca non auto-referenziali ma orientati a proporre soluzioni concrete ai problemi rilevati durante la fase dell’esperienza e dell’approfondimento teorico. I ricercatori, durante il percorso verranno accompagnati da tutor pedagogici e scientifici.
Il programma di ricerca “Idea – Azione” è ideato e coordinato da Massimo Massaro, presidente del Sylff Steering Committee presso l’Istituto Arrupe.
 
A parlare delle loro esperienze di ricerca e delle concrete ricadute sociali nei diversi contesti sono alcuni giovani. “Nonostante abbia terminato la borsa di studio da due anni – racconta Vincenzo D’amico oggi 36enne, avvocato e presidente del consultorio MIF (Minori Migranti e Famiglie), oggi sto realizzando con il Cesvop una pubblicazione in cui ho inserito pure i risultati della mia ricerca che si è concentrata sui diritti dei figli durante la separazione dei genitori. Durante la pandemia ho attivato, infatti, nella fase dell’azione, uno sportello on line che mi ha permesso di accompagnare 20 famiglie in fase di separazione coniugale. Oggi lo sportello è rimasto aperto collegato alle attività del MIF con la sua equipe multidisciplinare. La ricerca mi ha permesso di capire, attraverso lo studio, che tutto quello che è nato come MIF ha delle basi teoriche molto importanti.  Inoltre, ho realizzato un incontro all’assessorato comunale alle politiche sociali, con istituzioni ed esperti sul diritto di famiglia, per attuare un protocollo che obbligasse tutti gli avvocati, che si occupano di separazioni a Palermo, ad inserire dentro i propri ricorsi il richiamo alla Carta dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. La ricerca mi ha
aiutato a spendermi ancora di più per la tutela dei diritti delle persone in una prospettiva di crescita umana e sociale ampia“.
 
“La mia ricerca finanziata dal Programma di ricerca “Idea – Azione” riguarda l’area tematica dei giovani – ha continuato Danila Taccone, borsista dell’attuale edizione, di 34 anni psicologa e psicoterapeuta napoletana ma palermitana di adozione da 8 anni -. La ricerca, nello specifico, è dedicata all’analisi del futuro di un gruppo di ragazze del quartiere palermitano di Borgo Vecchio. A conclusione del progetto React dell’associazione Per Esempio, la ricerca mi permette di analizzare maggiormente i bisogni di quel quartiere; sono passata, quindi, da un ruolo di operatrice di strada di un progetto a quello di ricercatrice in ascolto delle giovani donne di Borgo Vecchio. Ho, in questo modo, la possibilità di ampliare lo sguardo perché posso rileggere e riflettere meglio sulla situazione del quartiere con un occhio scientifico e con una visione più aperta che va al di là dei singoli casi. Spero che si continui nella ricerca del mondo femminile sempre nell’ottica dell’accoglienza delle diversità”.
     
“Il focus della mia ricerca che sto per completare – racconta Luca Aiello di 29 anni originario di Catania, laureato in economia e politiche del territorio – ricade sullo sviluppo di una attività imprenditoriale a scopo sociale all’interno del quartiere popolare San Berillo vecchio di Catania. La mia ricerca si fonda sui principi dell’economia civile. La connessione forte che mi ha spinto a partecipare è stata il fatto che sono socio e attivista da sei anni di una associazione che risiede proprio in questo quartiere popolare. La ricerca mi ha permesso di muovermi liberamente per capire come potere migliorare gli interventi nell’ottica della crescita di nuove opportunità socio-economiche per gli abitanti in particolare con l’avvio di un ‘portierato di comunità’ dove vengono offerti alcuni servizi”.  
 
“Idea-Azione non è un esercizio accademico strettamente teorico ma l’indicazione di un metodo di lavoro – sottolinea p. Gianni Notari direttore dell’Istituto Arrupe – per una governance che sia maggiormente legata ai bisogni dei territori. Siamo convinti che la vera trasformazione non parta da riflessioni astratte di un legislatore ma sempre dal profondo ascolto della realtà concreta delle persone fatta dalle loro storie. Secondo la nostra prospettiva, la ricerca scientifica dialoga costantemente con l’azione sociale e politica. Il Programma di ricerca “Idea – Azione” non prescinde da coloro che hanno una responsabilità di governo ma può essere da stimolo per favorire interazioni proficue per migliorare le condizioni di vita del cittadino. Novità di quest’anno i nostri ricercatori parteciperanno attivamente anche a GenerAzioni, il nuovo percorso di formazione sociopolitica promosso dal nostro Istituto che partirà il prossimo 14 aprile che amplifica e attualizza tutte le intuizioni maturate in questi anni. Ricordiamo, inoltre, che queste ricerche vengono inserite all’interno di un circuito internazionale promosso dalla Tokyo Foundation. Partendo sempre da basso, la sfida politica è oggi quella di impegnarsi molto nell’ascolto attento dei territori per una governance sempre più credibile”.