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Il presidente della Repubblica riceve una delegazione di promotori del Forum nazionale di Etica civile

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina al Quirinale una delegazione dei promotori del secondo Forum nazionale di Etica civile, in programma a Milano l’1-2 aprile.

La delegazione era composta da don Lorenzo Celi, Presidente della Fondazione Lanza, p. Giacomo Costa SJ e p. Giuseppe Riggio SJ, rispettivamente direttore e caporedattore di Aggiornamenti Sociali, Nicoletta Purpura, direttrice Istituto Arrupe, don Rocco D’Ambrosio, presidente Associazione Cercasi un fine, Gianfranco Cattai, presidente FOCSIV-Federazione Organismi Cristiani di Servizio Internazionale Volontario, Piero Tani, presidente Associazione Incontri, (assenti all’incontro, ma tra i promotori del Forum, la rivista Il Regno di Bologna e il Centro Studi Bruno Longo di Torino).

A nome dei delegati è intervenuto anzitutto padre Giacomo Costa, direttore di Aggiornamenti Sociali, per presentare al Presidente Mattarella il senso del progetto del Forum di Etica civile: «Alla base dell’iniziativa vi è stata la constatazione che in Italia non mancano esperienze, riflessioni e buone pratiche, che hanno un’indubbia dimensione civica ed etica e sono l’espressione concreta dei valori a fondamento del nostro vivere insieme. Ma quanta consapevolezza ne abbiamo a livello collettivo? E come queste iniziative concorrono a costruire una casa comune? Il Forum si propone di aiutare a realizzare il passaggio da una ricchezza frammentata di buone pratiche all’elaborazione di prospettive condivise, da realizzare insieme».

Padre Costa ha poi illustrato la riflessione che ha originato il titolo scelto per il Forum: «L’orizzonte civile invita a ripensare la cittadinanza non solo nel suo riferimento politico, ma anche in dialogo con le religioni; da qui un’esigenza educativa che tocca l’intreccio di economia e ambiente, così come la dimensione della comunicazione. In questa prospettiva si comprende appieno il titolo: “Etica civile: cittadinanza… ed oltre?”».

Don Lorenzo Celi ha invece illustrato il percorso in cui si inserisce il Forum dell’1-2 aprile, ricordando la prima edizione, svoltasi nel 2013 a Padova su iniziativa della Fondazione Lanza: «Abbiamo scelto di portare avanti la riflessione sull’Etica civile insieme ad altri soggetti, piuttosto che procedere in maniera autonoma, perché crediamo nel valore aggiunto costituito dalla collaborazione».

Infine, Nicoletta Purpura (direttrice dell’Istituto Arrupe di Palermo) ha presentato al presidente della Repubblica il programma del Forum di Milano (Centro San Fedele, 1-2 aprile), due giorni «pensati per favorire il coinvolgimento più ampio possibile di quanti sono interessati e per valorizzare i contributi ricevuti. La sintesi del percorso fatto a partire dalla call for paper (120 adesioni e 90 paper ricevuti) e dai quattro seminari sul territorio nazionale (a cui hanno partecipato circa 500 persone) sarà il punto di avvio del Forum, perché quanto fin qui elaborato non vada smarrito. Sarà poi dato spazio agli interlocutori che abbiamo invitato per arricchire il dibattito con punti di vista internazionali (il cardinale Peter A. Turkson, la politologa Cristina De La Cruz di Bilbao), della società civile (l’ex magistrato Gherardo Colombo e Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli), del mondo imprenditoriale (Valter Brasso) e accademico (il filosofo Antonio Autiero). Il confronto tra i partecipanti sarà largamente favorito negli ampi spazi in assemblea e nei gruppi di lavoro, e amplificato poi dalla diretta streaming».

«L’intento – hanno concluso i promotori – non è certo di terminare il nostro percorso con il Forum, ma di poter immaginare insieme, in modo costruttivo e progressivo, come far interagire le esperienze delle realtà partecipanti e di chi altro vorrà aderire, in un progetto condiviso».

Nel rispondere ai delegati, il presidente Mattarella ha mostrato di apprezzare in modo particolare alcuni punti della proposta del Forum di Etica civile: l’importanza di ritrovare le ragioni etiche dello stare insieme; il tentativo di far incontrare segmenti di società che di solito agiscono in maniera separata; lo sforzo di andare oltre i compartimenti stagni per vivere quella circolarità senza la quale non si crea comunità. Il presidente ha incoraggiato i promotori a dare sostanza a questo percorso affinché possa orientare e indirizzare verso la crescita di un impegno comune e condiviso. Per Mattarella le realtà positive non sempre affiorano nella comunicazione, però producono tessuto civile. Ci sono tante esperienze di persone che lavorano per migliorare la vita altrui. Farlo percepire ha anche una importante valenza educativa, soprattutto nei confronti dei giovani.